Obiettivo: impatto zero

7 Settembre 2022by webmaster0
Non solo cleaning e sanificazioni ma anche ristorazione, logistica, gestione del verde, ausiliariato e maintenance. Da aprile 2022 Copernico si occupa anche delle linee A e B della metro della Capitale

 

Professionalità, ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie sempre più ‘green oriented’. La società consortile per azioni Copernico, con il suo asset societario, punta a essere sempre più leader nell’ambito del Total Soft Facility Management.
Lo scorso maggio la governance è diventata completamente interna: alla guida la presidente Fabiola Sabellico, con Giorgio Matrigiani, vicepresidente, e Gaetano D’Altrui consigliere e direttore operativo. Parafrasando il nome dell’azienda, potremmo parlare di “rivoluzione copernicana a impatto zero”. “Nel prossimo futuro  ha spiegato la presidente Fabiola Sabellico – vogliamo comprendere fino in fondo l’impatto ambientale generato dai diversi processi produttivi dei nostri servizi, individuando quelli a maggior impatto e contenendo così le performance ambientali di ogni ciclo produttivo in forma oggettiva e tecnicamente argomentata. Lo scopo ultimo è quello di operare una successiva gestione degli impatti che sono stati calcolati, tramite una loro riduzione e compensazione”.
Un cambiamento nato non solo per una visione interna, ma da estendere anche ai vari committenti attraverso un’offerta ‘taylor made’ elaborata sulle esigenze del cliente e non standardizzata.
“Ci stiamo strutturando ha spiegato la presidente Fabiola Sabellico in modo che le aziende che si affidano a noi possano avere un pacchetto completo ‘chiavi in mano’ (non solo cleaning e sanificazioni ma anche ristorazione, logistica, gestione del verde, ausiliariato e maintenance, ndr). Siamo sempre molto attenti alle varie fasi di due diligence delle varie gare d’appalto poiché l’attenzione dei committenti è sempre più alta in termini ambientali e i maggiori punteggi tecnici vanno proprio a quelle aziende a impatto green. È stato necessario investire subito e ragionare a lungo termine puntando ad acquisire nuove certificazioni di settore come la Emas, Ecovadis e la Ecolabel”.

Nel periodo Covid le sanificazioni occupavano il 100% delle lavorazioni della società; ora, pur mantenendo alta l’allerta, la situazione emergenziale è terminata, ma l’esperienza accumulata in questi anni ha consentito di ampliare gli orizzonti “resta la nostra specializzazione che, oltre alla sanificazione industriale, si è ampliata estendendosi a quella sanitaria da inizio anno occupiamo tre lotti della sanità laziale e a quella dei trasporti”.

Da aprile, infatti, Copernico si occupa anche della metro della Capitale, curando sia la linea A sia la linea B. La struttura finanziaria è adeguata alla crescita del fatturato ed è normalmente supportata da una serie di istituti di credito di primaria importanza: il fatturato previsto per 2022 dovrebbe attestarsi sui 30 milioni di euro (+15% rispetto allo scorso anno).

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